Mercedes AMG SL 55: una stella filante per tutto l’anno.
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E’ una di quelle mattine dal risveglio difficile, ti siedi a tavola per fare colazione e mentre bevi un cappuccino osservi con interesse le chiavi di una Mercedes AMG SL 55 V8 Kompressor abbandonate vicino allo zucchero. Ecco come ti si addolcisce una giornata partita con il piede sbagliato. Ora sai che il dì prenderà risvolti diversi e sul tuo volto appare un cenno di sorriso che brevemente si trasforma in un beffardo trentadue denti. In un’ afosa mattinata d’estate, sedersi su di una SL AMG cabrio ti può regalare un bagaglio di emozioni che difficilmente potrai disfare al ritorno dalla vacanza.
Lascio il
lungo mare e mi avventuro sulle colline sopra Alassio.
Le strade sono un
susseguirsi di curve, di saliscendi e cambi di pendenza; l’abbondanza di coppia
invita a premere sull’acceleratore, ma le curve secche e la carreggiata
anoressica non si sposano con le sue quasi due tonnellate, e guidare l’SL
diventa assai impegnativo. È larga e spaccona e la strada dell’entroterra
ligure le va stretta, strozza la sua potenza; devo cercare di tenermi lontano
dai guardrail e ogni tanto prego di non incontrare nessuno nei punti di corda.
Mi capita spesso di incrociare emuli di Coppi e Bartali, che anche con quaranta
gradi sfidano tornanti con pendenze assassine; tutti o quasi gesticolano in
modo minaccioso appena mi incrociano; qualcuno impreca. Pur rallentando ogni
volta che incorro in un ciclista, il rombo
dell’otto cilindri li mette in allerta.
Guidando l’SL ti rendi conto di essere a bordo dell’ennesimo esempio di precisa
ingegneria tedesca che non disdegna l’esibizionismo ma con linee e interventi
sobri: l’AMG l’ha truccata con eleganza, lasciandole la linea pulita e nobile
dell’SL normale ma con alcuni particolari aggressivi, come i quattro scarichi
posteriori. L’interno è curato e dotato di tutte le comodità che un cummenda possa desiderare. La messa in
moto avviene premendo un pulsante al centro del pomello del cambio, i sedili
sono elettrici per guidatore e passeggero, riscaldabili e ventilati, il
navigatore satellitare ha lo schermo a colori e il lettore dvd, è dotata di
sensori di parcheggio anteriori e posteriori e tante altre preziosità che
deliziano il conducente. Il tutto con finiture ricercate anche se non eccelse e
all’altezza, ad esempio, di quelle della teutonica sorella Porsche. L’auto
nell’impostazione generale è marcatamente alla ricerca del comfort,
dell’eleganza e della qualità nel segno del prestigio, ma tutto questo va a
discapito di una non prepotente sportività. Infatti, se paragoniamo l’SL ad
alcuni recenti modelli sportivi di Bmw e Audi, ci risulta più paciosa e meno
incisiva delle sorelle, anche se sicuramente più confortevole e adatta a lunghi
e veloci viaggi, durante i quali anche ad elevate velocità non perde mai la
souplesse di guida.
L’interno, con sedili e cruscotto ricoperti di pregiato
pellame, è semplice e con una plancia sportiva e poco elaborata, che conserva
un’impostazione tradizionale con un massiccio tunnel e una strumentazione, benché
fregiata AMG, non fresca di progetto. Piacevoli le luci color ghiaccio del
cruscotto e la palpebra in nappa, tocco chic, mentre a parer mio, poco
gradevole allo sguardo è il volante a quattro razze con comandi integrati.
Alla guida la macchina è fluida, con l’andatura dolce e con un assetto che si
cura della salute delle nostre vertebre. Dove l’asfalto è rovinato il reparto
sospensioni riesce a copiare bene le asperità del terreno senza provocare
spiacevoli saltellamenti, merito anche dell’ABC: l’Active Body Control è un
sistema di sospensione attiva in grado di variare l’assetto dell’auto ogni
centesimo di secondo; è composto da rilevatori accelerometrici longitudinali e
trasversali e relativi sensori che vegliano costantemente sull’assetto della
macchina comunicando con la centralina che avverte quando è necessario
intervenire agendo sul carico della molla. Il sistema riesce anche a smorzare
le vibrazioni, rendendo possibile l’eliminazione delle barre stabilizzatrici.
Se andiamo alla ricerca di una bella strada provocante, formosa, ricca insomma
di curve, si diventa artisti, pennellando i tornanti uno dopo l’altro,
lasciando sull’asfalto virgole di soddisfazione. L’auto però ha l’ossatura
pesante, pesa circa milleottocento chilogrammi, che si fanno sentire nei
percorsi più stretti, dove la comunicatività viene meno. Anche guidando con la
testa tra le nuvole, la rigidità torsionale del telaio appare ottima e non
giungono alle orecchie lamenti della scocca, la cui robustezza sopperisce alla
mancanza del tetto. Quando le capote rigida è invece chiusa ci ritroviamo in un
salotto anecoico, dove fruscii e scricchiolii sono totalmente banditi. La
sensibilità dello sterzo è eccellente: preciso e corposo.
Quando si esagera con
il gas all’uscita di curva possiamo percepire un leggero alleggerimento
dell’anteriore che non porta comunque ad un peggioramento del feeling di guida.
Il cambio non è dolcissimo nei passaggi di marcia, ma fa il suo lavoro
egregiamente sia nel traffico sia che si decida di avere il piede pesante,
dimostrando sempre il buon accordo propulsore-trasmissione. Ha i comandi
replicati dietro le razze del volante con levette piccole e nascoste, non
solidali con il piantone.
Il sound di questa AMG è senza dubbio uno dei suoi punti a favore: piacevole, cupo, potente ma non eccessivo, aggressivo ma non cafone. È perfetta per catturare l’attenzione, e per un tipo un po’ esibizionista ed egocentrico è un gran bella soddisfazione poter contare sulle profonde note del V8.
Le regolazioni dinamiche sono notevoli ed è possibile ad esempio regolare
l’altezza delle sospensioni, per evitare di sfregiare il musetto al termine di
una ripida rampa, ed impostare la risposta del cambio, rendendolo più dolce o
più aggressivo nelle cambiate. È possibile disinserire i controlli di trazione
e stabilità, ma sarebbe bene lasciarli attivi in modo da poter riprendere il
comando del mezzo una volta perso il controllo delle nostre “emozioni”; per di
più sono tarati alla perfezione e non tendono a smorzare il nostro entusiasmo.
La frenata è impressionante per mordente e resistenza alla fatica,
il servofreno non è direttissimo ma è un bene quando ci si ritrova a
guidare in mezzo al traffico. Infatti in città si rivela comoda per seduta ed
in generale per la meccanica, che risulta sportiva se messa alla corda, ma che
sa addolcirsi e rendere l’SL una dama da portare fuori a cena.
A proposito,
l’SL ha il vizietto di bere… anzi è un’alcolizzata… a possederla diventerete per
forza azionisti delle case petrolifere. Quindi, almeno in città, quando se ne
può fare a meno si dovrebbe tenere il piede leggero, ma l’abbondanza di cavalli
dà dipendenza e con il guidare piano si finisce con l’andare in astinenza da
adrenalina, ed ecco allora che appena si para davanti al muso una rotonda…la coscienza
diventa afona, sopraffatta dal ruggito del motore.
Mercedes AMG SL 55
SCHEDA TECNICA
Motore: 8 cilindri a V a 90°
sovralimentato Euro 4
Cilindrata: 5439 cm3
Alimentazione: benzina
Potenza: 500 CV a 6100
giri/min
Coppia massima: 700 Nm
Trazione: posteriore
Cambio:
automatico/sequenziale a 5 rapporti con bilancieri al volante
Velocità massima:
Accelerazione 0/100 km/h: 4,5
secondi
Carrozzeria: cabrio
Numero porte: 2
Numero posti: 2
Bagagliaio: 317 dm3
Serbatoio:
Massa: